Brevi Conclusioni

Brevi Conclusioni

È necessario far crescere ed irrobustire l’ordinamento democratico responsabilizzando quei poteri e quei meccanismi oggi ancora democraticamente irresponsabili. Le risorse non mancano. Assente è la volontà politica.

Considerando che quello che è successo non nasce per caso ma è, come minimo, il risultato degli ultimi 20 anni di vita Nazionale, sarebbe anche tempo di aprire gli occhi su ciò che sta avvenendo perché alla fine, a pagarne le conseguenze, sarà sempre e solo il popolo.

Il Paese è simile ad una barca che fa acqua da tutte le parti. Bene o male finora c’è stato il bel tempo: cosa potrà accadere quando cambieranno le cose?

Le prossime elezioni europee saranno molto importanti. Più capace di interpretare gli umori profondi del Paese, chi ci governa, il consenso popolare lo ha tutto. La sinistra ormai rappresenta soltanto il mondo vecchio e non sembra capace di decifrare quello nuovo. Fino a che le cose resteranno in questo modo, da lì non può venire una risposta. Vi ci vorrebbe una trasformazione radicale ma purtroppo non si scorge una nuova leadership.

Il futuro di gran parte del partito di Berlusconi potrebbe essere quello di venir assorbito da Salvini che finora dà l’idea di essere l’unico ad avere le idee chiare. Il problema è che i sovranisti danno l’impressione di voler sfasciare quello che c’è.

Difficile indovinare cosa possa accadere al Movimento 5 Stelle dato che non sembra coeso e che al suo interno vi si possono vedere due linee diverse: da un lato quella rappresentata da Di Maio e dall’altro quella di Fico e di Di Battista.

Benedetto Croce diceva che il carattere di un popolo è tutto nella sua storia. Perché quella nostra ha così poco a che fare con la storia della libertà?

Ho sempre pensato che vi fossero tre grandi malattie che possono minare la salute di una nazione: clericalismo, fascismo e comunismo. Riguardo la prima, inutile parlarne. Per le altre due abbiamo avuto venticinque anni di fascismo, con parte del suo apparato e dei suoi modi che si sono trasferiti nella nuova Repubblica. Dal dopoguerra fino al 1989 si è avuto il Partito Comunista più grande d’Europa. Di tutto ciò ancora scontiamo il prezzo.