La storia di un Paese meraviglioso
I talebani attaccano Ghazni
Recente è la lora presa di Ghazni. La città si trova a circa 200km da Kabul ed è un importante capoluogo che porta dritto alla città di Kandahar.
Con questa azione i talebani hanno mostrato essere in piena efficienza. Prendendo un capoluogo distrettuale si sono mostrati in grado di allargare la loro influenza, far risaltare la loro forza e allo stesso tempo aumentare il potere contrattuale.

Potrebbe apparire strano che questa azione si sia svolta in un contesto di trattative: quale potrebbe esserne il significato? Stretti tra gli Stati Uniti e la presenza dell’Isis, intendono aumentare il loro margine di manovra. Sul tavolo dei negoziati i talebani stanno anche cercando di alzare la posta e minare la fiducia nelle forze armate governative.
Anche se del Califfo al-Baghdadi non si hanno notizie, ciò non vuol dire sia morto. Per i capi, ciò che conta è la volontà di combattere e dimostrare che il Califfato ancora esiste: a questo rinnovato attivismo da parte talebana, non sarei sorpreso se dovesse rispondere l’Isis con qualche serie di attentati.
Il successivo attacco talebano su Baglan penso sia stato un diversivo per attirare l’attenzione dell’esercito di Kabul, impegnandolo altrove e rafforzare le posizioni a Ghazni. I talebani cercavano anche di rimediare alla perdita di Kunduz.
Alla fine sono intervenuti gli americani, soprattutto con l’aviazione. Ghazni è presto tornata sotto il controllo governativo. Malgrado le diserzioni, la corruzione, l’alto numero di vittime e le non poche inefficienze, le forze armate afghane stanno facendo progressi, soprattutto nel campo dell’impiego dalle forze aeree. Ciò nonostante, e gli
eventi in corso lo dimostrano, non sono ancora in grado di operare da sole. Sono forti abbastanza per non perdere, ma non a sufficienza per vincere.