Si prepara una lunga battaglia
Il confronto con l’Occidente
I progressi tecnologici e scientifici dettero nuova forza all’Europa. Eserciti moderni e bene armati tolsero gradualmente ai Turchi l’iniziativa, per poi iniziare a riconquistarne il territorio. Fondata su moderne tecnologie militari, migliore addestramento, disciplina e strategie più avanzate, iniziava la riscossa dell’Occidente.
Nel 1492 Colombo aveva aperto la via verso un nuovo Mondo. Passati alcuni anni, mercanti, uomini d’armi e missionari iniziarono ad esplorare vasti tratti dell’Africa e dell’Asia.
Questo inaugurò nuove rotte commerciali che finirono col ridurre l’importanza del Mediterraneo. Divenne necessario proteggerle. Le nazioni più ricche e potenti iniziarono tra loro una competizione spietata.

Le terre musulmane di India finirono sotto il giogo di Londra. Dall’Africa sub-Sahariana ai sultanati d’Asia, i domini dell’Islam vennero spartiti tra Inglesi, Francesi, Olandesi, Portoghesi, Spagnoli e Russi.
Le frontiere furono ridisegnate a seconda dei capricci e delle necessità dei nuovi poteri coloniali. A difesa e garanzia di questi interessi vennero create nazioni del tutto nuove: tribù, genti e culture che un tempo vivevano unite finirono divise o costrette all’interno di unità amministrative quando mai prima erano state insieme.
Quei lembi sopravvissuti dell’Impero Ottomano e del trono di Persia riuscirono a conservare un indipendenza nominale solo perché l’Inghilterra voleva evitare frontiere comuni con la Russia. Alla fine del XIX secolo il mondo musulmano non era più da considerarsi rilevante sulla scena internazionale.
L’impatto militare economico e culturale del colonialismo ebbe un tale effetto che l’Islam non trovò più la forza di riemergere quale grande potenza. La civiltà musulmana aveva forgiato e reso esaltante il passato: ora l’Occidente stava diventando padrone del presente e iniziava ad esserlo anche del futuro.
Dal 1501 fino al 1722 i Safavidi di Persia prima, ed i loro successori poi, riuscirono a controllare vasti territori che si estendevano dal Caucaso all’Asia Centrale, fino alle coste del Golfo Persico e dell’Iraq meridionale. Nel 1828, a seguito di due guerre disastrose contro lo Zar, gli eserciti Persiani si videro espulsi dai loro possedimenti del Caucaso e dell’Asia Centrale. Nel 1856 l’Inghilterra costrinse i Persiani ad abbandonare i loro progetti sull’Afghanistan e, penetrata nel Golfo, tolse alla Persia nel 1868 il controllo sul Bahrein.
In tutto il Medio Oriente, gli interessi Inglesi, Francesi e Russi iniziarono a stabilire quello che le economie locali avrebbero dovuto produrre e consumare. Alla graduale penetrazione economica fece seguito un vera e propria azione di controllo imperiale.