Una buona notizia per tutto l’Occidente?

Il tramonto del fondamentalismo religioso

Oggi, a distanza di qualche anno, è possibile dire che questi episodi segnarono piuttosto la fine del fondamentalismo religioso come ideologia rivoluzionaria.

Concentrandosi unicamente sull’aspetto religioso della realtà si sono perduti di vista altri fattori che nel futuro avrebbero contato di più: in tutto questo tempo le economie della regione sono andate crescendo, portando alla ribalta classi nuove ed élite d’affari che, nell’espandersi, saranno inevitabilmente destinate a cambiare le strutture di potere insieme alla vita sociale e religiosa di molti paesi.

 

Queste crescenti classi medie, il più delle volte pie, non sono favorevoli ad uno stato islamico essendo loro desiderio quello di vivere ed operare in uno spazio sociale nel quale sia possibile esercitare un miscuglio di liberalismo e di credo capitalista.

E’ pericoloso e fuorviante confondere l’espressione di un Islam devoto e conservatore con l’estremismo radicale dei fondamentalisti. Questo sentimento è alieno e distante dall’appello alla violenza predicato da bin Laden o dai radicali dello Stato Islamico.

Non è dunque saggio concepire il domani dei rapporti col mondo islamico solo in termine delle attuali paure.
In quanto all’Iran, la sua marcia verso un più ampio potere regionale non ha una base economica sufficientemente solida.

Anche se oggi continua ad agitarsi nell’area, non vi sono state altre rivoluzioni e non si vede la possibilità che spuntino nuovi stati islamici.