Un percorso obbligato

Turchia e Persia agli inizi del processo di modernizzazione

Anche se resta essenziale approfondire la conoscenza di due personaggi, Mustapha Kemal e Reza Shah, va detto che in Turchia le basi del processo di riforma avevano già preso avvio sotto il sultano Abdul Aziz (1861-1879).

In Persia invece, la dinastia Qajar che aveva tentato la strada del cambiamento fu rovesciata da un colpo di stato. Scoppiata la Grande Guerra, l’impero cercò di rimanere neutrale per affrancarsi dalla partizione in sfere di influenza inglesi e russe: di fatto si trasformò in un campo di battaglia tra forze russe, turche e inglesi.

 

 

Il movimento rivoluzionario di maggior successo fu quello dei Giovani Turchi. Nel 1908 cercarono di impedire l’ulteriore dissoluzione dei loro imperi, ma questo non era più possibile. Diedero iniziò ad un moto rivoluzionario che portò alla nomina di un’Assemblea Parlamentare in grado di rappresentare tutte le regioni dell’Impero.

La Bulgaria intanto proclamava la sua indipendenza e l’Austria annetteva la Bosnia. Nel 1911 l’Italia dichiara guerra alla Turchia, assicurandosi la Libia e le Isole del Dodecaneso. Di riflesso, alcune nazioni balcaniche attaccano l’Impero nella speranza di annettersi territori che consideravano loro.

Ne seguirono due conflitti (1912 e 1913), noti come Guerre balcaniche, che estromisero quasi del tutto la Turchia dal continente europeo a vantaggio di Bulgaria, Serbia e Grecia. L’Albania diviene indipendente per impedire ai serbi un accesso al mare. Serbi e russi ne furono seccati. Non cessava nel frattempo neppure la pressione austriaca. Alla vigilia del 1914 l’Europa deve confrontarsi con un’Austria irritata, una Russia umiliata ed una Serbia sdegnata.

Allo scoppiò della Prima Guerra Mondiale, la Russia attaccò nuovamente l’Impero che si era schierato dalla parte della Germania. Nel 1915 L’Intesa decideva di spartirsi quel che restava dei territori dell’Impero. Alla fine del conflitto gli Arabi si erano liberati con l’aiuto dell’Inghilterra, i Greci invadevano l’Anatolia. Francesi, inglesi e italiani occupavano Costantinopoli e la Russia precipitava nel caos della Rivoluzione.

In queste circostanze drammatiche, un ufficiale di nome Mustapha Kemal riunì intorno a sé la resistenza nazionale turca e con l’aiuto della Russia Sovietica, costrinse i Greci e gli europei a ritirarsi. Estese il suo controllo su tutta l’Anatolia e sulle due sponde dei Dardanelli, inclusa Costantinopoli, che venne ribattezzata Istanbul. Diede inizio ad un sovvertimento come se ne erano visti pochi. Abolì il Sultanato e il Califfato e nel 1923 promulgò la Repubblica.